Quanto buio vede l’acqua racconta la storia di una pellegrina contemporanea che risale un fiume per raggiungerne la sorgente. Immagina che il suo viaggio attraverso periodi bui assomigli a quello dell'acqua: alla fine, entrambe dovrebbero trovare la strada verso la luce. Vuole imparare da lei e ne chiede l’aiuto. Nel punto in cui si incontrano, Martina viene finalmente rigenerata.
Il progetto nasce dal desiderio di creare un’opera che ispiri rispetto, empatia e meraviglia per l’ambiente, offrendo una nuova visione dei paesaggi naturali. È una narrazione archetipica di pellegrinaggio, espressa attraverso linguaggi artistici contemporanei e un team creativo internazionale. Attualmente in post-produzione e con la raccolta fondi in corso, sarà presentato al pubblico nel 2026.
associazione
campo, orto-giardino
collettivo interdisciplinare
residenza artistica
Quanto buio vede l’acqua è un cortometraggio scritto e diretto da Olga Kozmanidze e Martina Marini Misterioso. II video è stato girato nel 2025 nel Parco Nazionale della Majella e nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in Abruzzo, e realizzato sotto il loro patrocinio da Campo Ife, in co-produzione con la Fondazione Pescarabruzzo.